F.S.I. – Contributi familiare NON a carico – Rettifica 730
Ho avuto un colloquio con il CAF/Patronato ATL - Associazione Territorio e Lavoro – Gruppo Confartigianato - Centocelle che mi ha informato sull’iter da seguire per le rettifiche del 730.
Il 730 integrativo va inoltrato entro il 25 ottobre 2016 e il rimborso arriverà a novembre.
Una premessa ancorché ovvia. L’importo (contributi per il Familiare Non a Carico) che va inserito in deduzione del reddito oltre ad incidere sull’Irpef influisce anche sulle addizionali Regionali e Comunali Irpef. Quindi non si tratta di pochi euro.
Se il Caf si è rifiutato di inserire i contributi in argomento nel 730 iniziale, alla luce della risposta dell’AE, a mio parere deve provvedere alla sistemazione con la compilazione del 730 integrativo senza alcun costo.

Antonio De Rosa - 02 agosto 2016
 

Alla fine Antonio De Rosa (ex San Paolo) ha vinto! Ha intrapreso una dura battaglia contro l'ennesimo CAF che rifiutava di ammettere la deducibilità dei contributi versati al FSI per i familiari non a carico: è ora lieto di mettere a disposizione dei colleghi  quanto da lui ottenuto.
Ora i CAF non possono più trincerarsi dietro a futili scuse: errare potrebbe anche essere umano, ma perseverare sarebbe biabolico....: se continuassero a seguire la loro becera linea che ha provocato tante perdite di carattere monetario ai pensionati/esodati potrebbero essere anche assoggettati alle sanzioni piuttosto pesanti previste dalla legge per l'errata interpretazione della normativa.
Di seguito riportiamo il testo della PEC inviata da Antonio all'Agenzia delle Entrate e la risposta della Direzione Generale che dà ragione a quanto da tutti sostenuto e peraltro recepito solo da una parte dei CAF.
Potete stampare la risposta del Direttore Centrale dell'Agenzia ed esibirla per ottenere finalmente giustizia!
piazzascala.it
 
Ecco il testo della PEC inviata da Antonio all'Agenzia delle Entrate il 15 luglio 2016:
 

Agenzia delle Entrate

c.a. del Direttore Generale

Rossella ORLANDI

Via Cristoforo Colombo n. 426 c/d

00145 Roma

email: entrate.segreteriadirezione@agenziaentrate.it

pec: agenziaentratepec@pce.agenziaentrate.it 

 

Oggetto: SOLLECITO RISPOSTA alla PEC del 6/7/2016 - Deducibilità contributi versati al Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo per familiare NON a carico fiscalmente. Rifiuto del Caf “Associazione Territorio e Lavoro” Confartigianato di Roma all’inserimento in denuncia dei redditi 730 2016. 

Roma, 15 luglio 2016 

Salvo errori o disguidi non ho ancora ricevuto riscontro alla mia pec inviata il 6/7/2016 che il sistema mi indica regolarmente consegnata.

Come già evidenziato, avendo presente la risposta dell’AE Direzione Regionale Liguria all’interpello n. 903-2012 Art. 11 del 22/11/2012, la deduzione nella mia denuncia 2016 (redditi 2015) dei contributi da me pagati al FSI Intesa Sanpaolo per xxxxxxxxx ancorché non fiscalmente a carico è da ritenersi corretta sia perché sull’argomento l’Agenzia delle Entrate si è già pronunciata in tal senso sia perché il citato interpello calza perfettamente la mia situazione (pensionato, Fondo Sanitario Integrativo del Gruppo Intesa Sanpaolo, familiare non a carico, nessun contributo aziendale).

Le motivazioni del Caf di rifiuto (vds allegato) sono prive di fondamento. Una risposta dell’Agenzia delle Entrate ad un interpello non è da considerarsi valida solo per l’interpellante come afferma il Caf ma è una guida ufficiale valida per tutti e la mancanza di un preciso richiamo nelle istruzioni dovrebbe essere  ininfluente per lo specialista addetto alle denunce dei redditi. Il rifiuto da parte del Caf quindi va configurato come una mancata assunzione di responsabilità e trattato come un errore aggravato della presenza del citato interpello.  

Mi sembra opportuno ancora evidenziare che la questione è da me particolarmente sentita poiché i contributi per FSI versati sono stati per l’anno 2015 decisamente onerosi (ca. 3.000 euro) in quanto Intesa Sanpaolo per effetto delle modifiche previdenziali, ha anche ribaltato la propria quota contributiva (1.000 euro previsti dagli accordi di esodo) sull’ex dipendente esodato che superava l’anno solare dove era prevista la precedente finestra pensionistica, senza possibilità di rifiuto pena la cancellazione dal Fondo Sanitario di tutto il nucleo familiare.  

La problematica quindi sorge per la mancanza di una specifica istruzione del 730 2016 (redditi 2015) e il CAF non rileva la possibilità di poter inserire i contributi in argomento e non considera valido/attuale il citato documento di interpello del 2012. 

Si prega inoltre di confermare la deduzione complessiva di tutti i contributi versati nell’anno 2015 ancorché riferiti ad anni precedenti nel rispetto del principio di “cassa” (parte dei contributi sono stati versati e certificati nel 2015 ancorché riferiti al 2014 in conseguenza del ritardo contabile del FSI) (vds allegato lettera del FSI 24/direzione del 21/03/16). 

Si rimane perplessi che su un argomento così importante e già esaminato dall’AE non siano state impartite specifiche istruzioni ai Caf.

Infine qualora la risposta fosse in linea con quanto ha affermato il Caf cioè la non deducibilità dei contributi del familiare NON a carico, si prega di fornirmi chiarimenti sulla validità del citato interpello indicandomi le ragioni per cui non debba essere più considerato efficace. 

Prego quindi il Direttore Generale dell’Agenzia Generale delle Entrate Rosella Orlandi a dare riscontro alla mia problematica in una quadro di vicinanza delle Istituzioni al cittadino che si trova a dover gestire in prima persona, suo malgrado, una questione delicata.  

Cordiali saluti 

Antonio De Rosa

 

clicca sull'icona sottostante e
visualizza/stampa la risposta 20 luglio
della Direzione Centrale dell'Agenzia

 

 

 

 

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piazzascala.it - agosto 2016