PEREQUAZIONE DELLE PENSIONI


Come era facilmente prevedibile (e come avevo previsto: da parte mia ho preferito non intraprendere alcuna azione) la Corte Costituzionale ha respinto tutti i ricorsi contro l'iniqua Legge Poletti (meglio sarebbe dire Renzi....): si è quindi verificato un pesante vulnus giuridico in quanto la Suprema Corte che dovrebbe decidere sulla conformità delle leggi ordinarie (ormai rappresentate solo da decreti poi convalidati) al dettato della Carta delibera ora secondo "la ragion di stato"  (meglio sarebbe dire iniquità ovvero  l'interesse nazionale). Ciò significa che quest'ultima prevale sulla legalità? Credo che i Padri Costituenti si stiano rigirando nelle loro tombe!
E' comunque chiaro che è necessario attendere le motivazioni che peraltro sembrano già ben delineate - anche se succintamente - nel dispositivo.
Riprendo un post di Filippo Jasonna inserito nello spazio Facebook  "ESODATI GRUPPO INTESA SANPAOLO" che di seguito riporto:

Corte costituzionale Ufficio Stampa
Perequazione dei trattamenti pensionistici.
 La Corte costituzionale ha respinto le censure di incostituzionalità del decreto-legge n. 65 del 2015 in tema di perequazione delle pensioni, che ha inteso “dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015”.
La Corte ha ritenuto che – diversamente dalle disposizioni del “Salva Italia” annullate nel 2015 con tale sentenza – la nuova e temporanea disciplina prevista dal decreto-legge n. 65 del 2015 realizzi un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica.
dal Palazzo della Consulta, 25 ottobre 2017

 

E' chiaro quindi che la Corte non ha esaminato la costituzionalità del DL n. 65/2015 ma solo la sua opportunità alla luce delle disastrate finanze del nostro paese (certo non provocate dai pensionati ma da tutta una serie di decisioni sbagliate prese nel tempo dalla nostra classe politica (di ogni tipo e colore....).
Un'ultima osservazione: ritengo che l'impatto elettorale non sarà catastrofico dato il numero relativamente basso dei votanti interessati dal provvedimento.

 

A. Izeta

 

Il comunicato della Corte (formato pdf)

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 piazzascala.it - ottobre 2017