Vittorio Conti |
Molti di noi
ricordano sicuramente il professor Vittorio Conti,
economista di grande spessore che formulava le linee
guida per la strategia della Banca Commerciale
Italiana in base agli scenari macroeconomici per
l'anno in corso e quello successivo: sulle sue
previsioni la nostra Banca preparava poi i budget
(magari con qualche correzione se quanto il collega
prospettava non era del tutto gradito ai nostri
vertici....).
Filippo Vasta ci ha segnalato che Vittorio Conti,
fra l'altro ex commissario Consob ed ex commissario
Inps fino all'arrivo di Boeri (magari fosse rimasto
lui!), parteciperà il 22 febbraio ad una conferenza
sul "bail-in". L'argomento, ancorchè ostico, è
decisamente interessante e una partecipazione degli
ex Comit milanesi sarebbe opportuna.
piazzascala.it |
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Lunedì 22 febbraio 2016, ore 21,00
c/o C.A.M. Garibaldi
corso Garibaldi 27
MM2 Moscova
"LA PROTEZIONE
DEL RISPARMIATORE
NEL MONDO DEL
BAIL-IN E DELLA MIFID 2"
partecipano
PROF. VITTORIO CONTI
economista,ex Direttore Centrale Comit ed ex
Commissario Consob
MARCELLO ESPOSITO
Università di Castellanza, Circolo Econden
PAOLO ZUCCA
Responsabile Plus24 - Il Sole 24Ore
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BAIL
IN: COS’E’ E COME FUNZIONA
Con il termine bail in (che si può tradurre in “salvataggio
interno”) si definisce la svalutazione di azioni e crediti e la
loro conversione in azioni per assorbire le perdite e
ricapitalizzare la banca in difficoltà (o una nuova entità che
ne continui le funzioni essenziali).
Dal bail-in sono escluse alcune passività:
- i depositi di importo fino a 100mila euro (protetti dal
sistema di garanzia dei depositi);
- passività garantite come covered bonds e altri
strumenti garantiti;
- passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela
(come ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza)
o in virtù di una relazione fiduciaria (come i titoli
detenuti in un conto apposito);
- passività interbancarie (ad esclusione dei rapporti
infragruppo) con durata originaria inferiore a 7 giorni;
- passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di
pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni;
- debiti verso dipendenti, debiti commerciali e quelli
fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare.
BAIL IN, TEMPISTICHE
In Italia la normativa in questione sarà applicabile del
primo gennaio 2016. Tuttavia, la svalutazione o la
conversione delle azioni e dei crediti subordinati sarà
applicabile già da quest’anno nel caso in cui essa sia
necessaria per evitare un dissesto
BAIL IN: I RISCHI PER RISPARMIATORI E DEPOSITANTI
Il bail in si applica seguendo una gerarchia la cui logica
prevede che chi investe in strumenti finanziari più rischiosi
sostenga prima degli altri le eventuali perdite o la conversione
in azioni. Solo dopo aver esaurito tutte le risorse della
categoria più rischiosa si passa alla
categoria successiva.
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piazzascala.it - febbraio 2016