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Pubblichiamo un articolo di Arnaldo De Porti sull'autovelox, che condividiamo in pieno.
Infatti ormai le multe sono diventate una componente dei bilanci degli enti pubblici. Come noto la voce viene aumentata percentualmente ogni anno dagli amministratori locali per far cassa: qualora i rendiconti economici non siano in linea con le previsioni i vigli urbani vengono sguinzagliati in tutte le circoscrizioni comunali alla caccia di divieti di sosta, dischi orari scaduti, etc., e "sgridati" se non tornano con un buon malloppo. Per quanto concerne gli autovelox, il loro numero aumenta sproporzionatamente: per notizia nel solo comune di Spotorno (meno di 4.000 abitanti!) ne sono stati installati ben quattro, tutti in posizione strategica per dare il loro contributo alle casse comunali. Sempre in Liguria, alcuni mesi fa la Provincia di Savona (pesantemente indebitata) ha fatto installare parecchie apparecchiature sulle strade di sua pertinenza inizialmente in modo non corretto: superate le prime problematiche, ora sono gia' sei e sembra stiano dando buoni frutti.
Da tenere presente che questa ossessione finanziaria penalizza pesantemente soprattutto i turisti, risorsa importantissima per l'economia locale.
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Sull'argomento di cui a titolo, mi sono espresso parecchie volte sui mass-media, ma pare che la mia opinione valga come il due di picche, soprattutto per coloro che dovrebbero prevenire e non punire.
Infatti l'esperienza insegna che, in linea di massima, a farne le spese provocate dall'autovelox , nella stramaggioranza dei casi, sia il cittadino per bene, che guida con il buon senso, il quale, superando per ipotesi di 5-10 Km/h il consentito dei 60-70 km/h, viene "derubato" da chi, in nome di una assolutamente inesistente prevenzione, introita dei soldi in maniera fraudolenta sotto copertura legale.
Se si considera, come constatiamo tutti i santi giorni, che i cosiddetti automobilisti "furbi" ti sorpassano sfrecciando anche a velocita' doppia del consentito facendola sempre franca, allora questa mia riflessione ha valenza doppia: l'autovelox, nella maggioranza dei casi, penalizza le persone disciplinate.
Parlare di queste cose, trite e ritrite, fa parte di una dialettica che le persone per bene deglutiscono senza metabolizzare, ma che non esime loro di considerare l'autovelox e di chi lo mette in opera, uno strumento maledetto che, grazie a questo, quando apri la cassetta delle lettere e trovi una multa, ti fa fare delle considerazioni riconducibili ad incivilta' sociale. Ergo paghi, e mandi al diavolo chi ci gioca con questa maledizione che, per sua intrinseca natura, almeno a mio avviso, costituisce un reato contro il patrimonio altrui, stante il fatto che l'essere umano, non essendo una macchina, non puo' essere tarato a 50 km/h., tenuto conto che pochi chilometri in piu' non solo non fanno prevenzione, ma alimentano con sindacabili e disoneste repressioni, conflittualita' sociali di cui, non ce n'e' assolutamente di bisogno.
Si dice da parte delle amministrazioni comunali, secondo me ingiustificatamente, che non ci sarebbero uomini per controllare gli automobilisti sulla strada, pero' non mi si spiega perche' spesso sulle strade ci siano almeno due vigili che, seduti comodamente in macchina, conversano tranquilli fra loro in attesa che qualcuno ci caschi.... Non sarebbe piu' onesto che essi stessero in strada con paletta e quant'altro ? Dove starebbe la carenza di organico in questi casi ?
Diversi eccepiscono che l'autovelox esiste ovunque. Si, e' vero, ma cio' non toglie che qualcuno ripensi ad una diversa strategia per la prevenzione in quanto, quella esistente, e non lo dico solo io ma anche la stramaggioranza degli automobilisti, e' solo uno strumento legalizzato per fare cassa che confligge in toto con l'essenza educativa, sortendo l'unico effetto di incattivire la societa'.
Del resto, pagare circa 200 euro di multa per aver superato di 12 km/h il limite, cio' costituisce una realta' perversa e maledettamente disgustosa, tenendo conto dell'oggettivo snaturamento della funzione di questo strumento, piu' da incasso che da prevenzione.
Appare piuttosto difficile trovare qualcuno che non la pensi come me, eccezion fatta per chi non ha mai usato una macchina.... per motivazioni varie.
Urge pertanto senso di civilta', ma soprattutto di intelligenza civica. Da parte di tutti !

Arnaldo De Porti, Feltre